Chi ha detto che essere mamma comporta la rinuncia ai propri sogni? Anche conseguire un titolo di studio importante, come quello della laurea, può essere un sogno. Di sicuro è un traguardo che consente di ottenere dei benefici nel panorama professionale, oppure può semplicemente essere una soddisfazione personale.
Qualunque sia il modo di interpretare il traguardo della Laurea, ogni donna che ha messo su famiglia ha il diritto di potersi mettere nuovamente in gioco. Sempre più istituzioni universitarie si adoperano per venire incontro proprio alle esigenze delle mamme lavoratrici, che si dividono tra impegni di famiglia e professionali.
Lo studio comporta tempo e impegno, per questo non sempre questo tipo di attività si concilia con la routine di una mamma. Ma non è sempre così. La parola chiave per una mamma che intende riprendere gli studi è organizzazione. La presente guida vuole proporsi come punto di riferimento per tutte coloro che, avendo una famiglia e un lavoro, non vogliono rinunciare al traguardo della Laurea.
Parola chiave dello studio: organizzazione
Come accennato nell’introduzione, una mamma che ha voglia di rimettersi in gioco negli studi, deve organizzarsi con i suoi tempi. Gli impegni nella vita di una mamma sono molti e disparati: la giornata comincia solitamente con l’accompagnamento dei bambini a scuola, procede con la corsa verso il posto di lavoro, il rientro a casa, la preparazione dei pasti e molto altro ancora.
A fronte di tutte queste incombenze, sembra che lo spazio per lo studio sia impossibile da trovare, invece non è proprio così. Si possono ottimizzare i propri tempi per lo studio durante il tragitto verso il luogo di lavoro, durante la pausa pranzo, dopo aver messo a letto i propri figli. Lo studio è una attività che richiede metodo, quindi ogni giorno bisogna ritagliarsi degli spazi di tempo per poter riuscire a conseguire una preparazione idonea per un esame.
Per poter facilitare l’attività dello studio nei piccoli ritagli di tempo, ricavati nell’arco della giornata, si consiglia di procurarsi dei dispositivi tecnologici che consentano di apprendere e memorizzare i contenuti. Si tratta del tablet, che si può portare con se ovunque, del lettore MP3, che permette di ascoltare una lezione mentre si eseguono lavori domestici oppure si viaggia per raggiungere il posto di lavoro. Non può mancare anche il Pc portatile, per poter guardare le lezioni in streaming ovunque si voglia: sul terrazzo, in giardino, in ufficio oppure ovunque si voglia.
L’università telematica, una scelta vincente
Come già anticipato nel paragrafo dell’introduzione, molte università si sono attrezzate negli ultimi anni per venire incontro alle mamme lavoratrici e a tutti coloro che hanno voglia di riprendere gli studi. Per venire incontro a questa fetta di mercato, le istituzioni di formazione universitaria hanno investito sulle più moderne tecnologie per l’apprendimento, per rendere l’esperienza di studio dinamica e non limitata nelle aule di università.
Si parla di e-learning, un nuovo modo di concepire lo studio, attraverso le video lezioni in streaming, il caricamento di slides contenenti tutto il materiale di studio di cui gli studenti necessitano e molto altro ancora. Sull’e-learning si struttura quindi l’università telematica, una valida opportunità per tutte le persone che non hanno il tempo materiale per frequentare in presenza le lezioni.
L’università telematica, pertanto, è una preziosa possibilità per tutte le mamme che hanno il desiderio di studiare per conseguire il diploma di Laurea. In Italia ci sono diverse università importanti che hanno aderito a questo tipo di progetto: fra queste non si può non citare la rinomata Niccolò Cusano, attiva su tutto il panorama italiano con filiali e learning center.
Si consiglia, a tutte le mamme in procinto di iscriversi all’università, di propendere per la scelta di un corso a numero aperto. La facoltà a numero chiuso, infatti, richiede grandi sforzi durante il periodo estivo, quando solitamente una famiglia si riunisce per intraprendere dei viaggi e vivere dei momenti indimenticabili. Il pensiero di non riuscire a passare l’esame di ammissione può essere fonte di stress, fattore che potrebbe demotivare la persona che intende intraprendere un impegno importante come quello dello studio.
Lasciarsi guidare dalle proprie passioni
La scelta dell’università è un aspetto molto importante per la carriera di uno studente. Per questo una mamma che decide di intraprendere gli studi, insieme a tutto il carico di impegni in famiglia e al lavoro, dovrebbe lasciarsi guidare in questa scelta dalla propria passione.
La parola chiave per una mamma che decide di immergersi negli studi è studiare per se stessa. Scegliere una facoltà sulla base di una propria passione, sulla base di una conoscenza pregressa o comunque di un ambito vicino alla propria vita lavorativa o quotidiana, non può che rendere lo studio un’attività piacevole e gratificante.
Oltretutto se ci sono delle conoscenze pregresse o una certa familiarità con la facoltà che si sceglie, l’impegno dello studio diventa decisamente meno oneroso, in altri termini più semplice. Pertanto una mamma già oberata di lavoro tutta la giornata, può conseguire il proprio sogno di laurearsi, ma è preferibile che scelga un ambito di studi alla propria portata.
Se si studia con passione, se si mette il proprio amore nell’attività che si svolge, gli sforzi saranno minimi e ricompensati da ottime opportunità nella vita e nel lavoro. Pertanto il segreto per una carriera universitaria brillante e foriera di soddisfazioni, non può che basarsi sulla scelta della facoltà più giusta per se stessi.
Le ore per lo studio previste dalla legge
Molto spesso lo studio e il lavoro sono due attività che non si riescono a conciliare bene. Molte persone che hanno già intrapreso un’attività lavorativa rinunciano alla possibilità di conseguire un titolo di studio superiore a quello già in possesso, proprio per il rischio di subire delle ripercussioni sulla propria attività lavorativa.
La legge stabilisce per gli studenti lavoratori una quantità di ore minima per potersi preparare ed effettuare gli esami previsti nel proprio piano formativo. Nello specifico, ogni studente che lavora ha a sua disposizione 150 ore per poter organizzare la propria attività di studio. Se lo prevede la legge, pertanto, si parla di un diritto dello studente.
Tutte le mamme lavoratrici che decidono di intraprendere un percorso di studi universitario, devono considerare questa preziosa opportunità. E’ opportuno rendere a conoscenza il proprio datore di lavoro della carriera universitaria che si è intrapresa, al fine di ottenere il riconoscimento del monte ore necessario per la preparazione degli esami.
Attività social, tra interazione e ricerca di consigli
Le mamme che riprendono gli studi, mosse dal desiderio di migliorare la propria posizione lavorativa o comunque per conseguire il traguardo importante della Laurea, non possono fare a meno dei social. Qualsiasi facoltà che si rispetti ha una propria pagina dedicata su Facebook, un gruppo di conversazione su Whatsapp o sul canale Telegram.
La partecipazione sui social, pertanto, permette alla mamma studentessa di condividere con i propri colleghi l’esperienza di studio, chiedere dei consigli, scambiare appunti fondamentali per facilitare lo studio e molto altro ancora. La vita universitaria richiede necessariamente una partecipazione attiva in quello che è l’ambiente degli studenti, in questo giocano un ruolo fondamentale i social.
Garantire la propria partecipazione sui social è fondamentale per poter interagire con i colleghi, scambiarsi informazioni circa un esame, capire il comportamento dei professori in sede d’esame attraverso le esperienze degli studenti e molti altri importanti aspetti della vita universitaria.