L’attesa di un figlio non può che essere un lieto evento per una coppia e per la vita di una donna. Al tempo stesso, però, un figlio comporta anche delle spese di fronte alle quali non ci si può esimere. L’arrivo di un nuovo componente della famiglia, pertanto, si accompagna a tanto entusiasmo e felicità ma anche a non pochi pensieri e investimenti per favorire la crescita del nuovo arrivato.
Le spese per i prodotti alimentari necessari per il neonato, l’acquisto di oggetti che accompagnano la quotidianità di una mamma come i pannolini, il biberon, lo scalda latte, il lettino e il carrozzino comportano uscite economiche non indifferenti, che impattano sull’economia di una famiglia. Per questo motivo lo stato provvede a garantire una somma minima a tutte le future mamme in attesa di un bambino.
Si tratta nello specifico del bonus mamma, un prezioso sostegno economico che può essere richiesto accedendo ai servizi dell’Inps, il più autorevole ente nazione per la previdenza sociale. Suddetto assegno mette le neo mamme nella condizione di poter far fronte alla quotidianità con maggiore serenità, perché l’arrivo di un figlio non deve essere percepito come una preoccupazione ma come lieto evento. La presente guida vuole porre in evidenza tutti i passaggi necessari per richiedere il bonus mamma, un assegno che si pone l’obiettivo di aiutare le neo mamme.
A chi è rivolto? I requisiti per accedere al bonus
Per poter accedere al bonus mamma è importante sapere che devono sussistere dei requisiti molto precisi. Solo in presenza di determinati elementi, una mamma in gravidanza può richiedere attraverso l’Inps l’assegno che per diritto le spetta. Si comincia con il precisare che suddetto assegno ammonta a 800 euro, una somma che dovrebbe aiutare una coppia in lieta attesa ad affrontare con la giusta serenità l’arrivo del nuovo piccolo.
I requisiti a cui si accennava all’inizio del paragrafo, pertanto, sono i seguenti: la richiedente l’assegno, noto come bonus mamma, deve aver superato il settimo mese di gravidanza, quindi è sufficiente richiedere la misura di sostegno all’inizio dell’ottavo mese. Un’altra condizione che rende accessibile l’assegno è il parto prematuro all’ottavo mese. Ma non finisce qui.
Il bonus mamma è una preziosa misura che viene incontro alle neo mamme anche a fronte di un’adozione o un affidamento. Pertanto è possibile chiedere suddetto assegno anche in previsione di un’adozione nazionale o internazionale e a fronte di un pre affidamento. Il bonus vuole pertanto incentivare la decisione di una coppia a procreare o a prendersi cura di un bambino o una bambina in qualità di genitori adottivi.
Contattare l’Inps, ecco tutti i canali di comunicazione
Per presentare la propria domanda di richiesta, per l’ottenimento del sostegno ‘bonus mamma’, è necessario fare riferimento al portale Inps. L’ente di previdenza sociale, che assicura a tutti i cittadini un servizio continuo per far fronte serenamente alla pensione, alla disoccupazione e altro tipo di evenienza, mette a disposizione delle neo mamme un sito fornito di tutti i riferimenti necessari.
Sono due le modalità di azione, per richiedere all’Inps la domanda di assegno relativo al bonus mamma. In primo luogo, in presenza dei requisiti necessari già descritti nel precedente paragrafo, una donna in gravidanza può affidarsi ai servizi telematici messi a disposizione da Inps sul proprio sito web. Suddetta modalità di azione prevede che tutti i passaggi inerenti la richiesta, vengano svolti online tramite un apposito modulo, intuitivo e facile da compilare.
In secondo luogo, invece, la mamma in aspettativa può propendere per mettersi in contatto con i servizi di Inps attraverso l’innovativo sistema del contact center. Si tratta di una nuova tecnologia di comunicazione che raggruppa una serie di modalità di contatto: si va dalla messaggistica, che permette di entrare in dialogo con un operatore, all’assistenza telefonica.
Per affidarsi telefonicamente al personale Inps, sono a disposizione due recapiti: il numero 803 164, disponibile per le chiamate da rete fissa, e il numero 06 164 164 per la rete mobile. In alternativa a queste modalità di contatto, la donna in gravidanza interessata al bonus, può recarsi presso un patronato della sua città.
La documentazione da allegare alla domanda
Ogni domanda ufficiale che si rispetti, idonea per beneficiare di un servizio o di un sostegno, richiede una serie di documenti. Suddetti documenti hanno certamente un valore burocratico e attestano la validità della procedura posta in essere tra le parti: il richiedente e l’istituto o ente che eroga il servizio. Anche in sede di richiesta del bonus mamma, la domanda deve essere corredata da una serie di certificazioni.
La prima documentazione che non può mancare al momento della domanda, è quella inerente al conseguimento dell’ottavo mese di gravidanza da parte della donna richiedente. Si tratta di una certificazione medica che viene rilasciata dal medico convenzionato ASL o da parte del medico del SSN. Un altro tipo di documentazione molto importante spetta alle donne extracomunitarie residenti in Italia: suddetto documento è idoneo a certificare la regolare presenza della donna in gravidanza nel territorio italiano.
A fronte di un parto già avvenuto, la neo mamma che richiede il bonus è tenuta a presentare la propria domanda congiuntamente a un documento che attesti tutte le generalità del bambino. Perché la domanda risulti conforme alla legge, pertanto, il documento deve contenere la data del parto e il codice fiscale del neonato.
Se la domanda del bonus mamma viene effettuata in relazione a un’adozione, la procedura prevista non può fare a meno di una apposita documentazione. Nello specifico si tratta di una dichiarazione che contiene tutti gli elementi rilasciati dalle autorità competenti in materia di adozione. Lo stesso discorso vale per la domanda emessa a fronte di un pre affidamento adottivo, che deve avvenire congiuntamente alla presentazione della documentazione con tutti gli estremi della pratica di affidamento, rilasciati dalla Commissione per le Adozioni Internazionali.
Metodi di pagamento per ricevere il bonus
Il bonus mamma, detto anche premio alla nascita, è una misura previdenziale messa a disposizione da Inps per tutte le donne in procinto di diventare mamme. Suddetto sostegno è in vigore dal primo gennaio 2017. Nel presente paragrafo saranno indicati tutti i metodi di pagamento previsti, per ricevere il sostegno economico.
Dopo essersi accertata di tutti i requisiti previsti e dopo aver presentato domanda per ricevere il bonus, corredato di apposita documentazione, una donna in gravidanza può quindi ricevere il sostegno economico di 800 euro. Il versamento della somma, in favore della donna che ne ha fatto richiesta, può avvenire attraverso il bonifico domiciliato presso l’ufficio postale, attraverso un accredito su conto corrente bancario o su conto corrente postale.
Altre modalità previste per ricevere il premio alla nascita sono il libretto postale, la carta prepagata con IBAN e il conto corrente estero. Per quest’ultima casistica la richiedente, per poter ricevere l’assegno che le spetta, è tenuta ad inserire l’IBAN extra Italia e ad allegare il modulo di identificazione timbrato e firmato dal rappresentante della banca estera.
Cosa c’è da sapere in merito al bonus
Per quanto concerne il bonus mamma, è importante sapere che esso si può utilizzare una volta sola. Pertanto la mamma che ne fa richiesta non può presentare la domanda una seconda volta. E’ altresì opportuno ricordare che suddetto bonus è applicabile per ogni singolo neonato. In caso di parto plurimo, alla domanda già presentata al termine del settimo mese di gravidanza, dovrà fare seguito un’ulteriore domanda corredata di tutte le informazioni inerenti al numero dei nuovi nati.
Lo stesso tipo di discorso vale per il pre affidamento adottivo: la domanda relativa a questo tipo di evento, non può essere ripresentata in occasione di un’adozione vera e propria da parte dei genitori. La domanda per il premio alla nascita può essere presentata anche dalla donna in gravidanza che, arrivata al settimo mese, non ha portato avanti la gestazione, a causa di un motivo che ha dato luogo all’interruzione. In questo caso la domanda deve essere presentata congiuntamente a un documento che certifichi l’interruzione della gravidanza.
Il bonus mamma è una misura a sostegno della donna in gravidanza e della famiglia in lieta attesa di un bambino, pertanto può essere richiesto anche a fronte di affidamento esclusivo al padre, a fronte di una decadenza della podestà genitoriale o del decesso della madre. In questo ultimo caso la domanda di assegno può essere presentata dal padre, facendo riferimento a tutte le modalità previste dall’Inps.